Ricetta del pancotto salentino ribollito alla toscana

Pancotto salentino ribollito alla toscana

Pancotto salentino ribollito alla toscana

Il pancotto salentino nasce come ricetta poverissima, con cui poter riciclare il pane raffermo. In questa versione ho prodotto un gemellaggio tra Puglia e Toscana ispirandomi appunto alla minestra di pane toscana che quando viene ripassata il giorno dopo viene chiamata “ribollita”. Perché l’ho fatto? Perché ho osato stravolgere, combinandole, due ricette italiane uniche e fantastiche? Perché adoro sperimentare e senza voler assassinare troppo la tradizione, il risultato ottenuto è stato talmente entusiasmante che ho pensato di condividere, richiamando però nel nome i due piatti di provenienza!  Da provare assolutamente. Fatene in quantità perché può essere congelato e “ribollito”  diventando- se possibile – ancora più buono!

 

Ingredienti per il pancotto salentino ribollito alla toscana

 

  • 600 g. di pane raffermo
  • 600 g. di rape già lessate
  • 200 g. di rigatino toscano tagliato a pezzettini o a cubetti
  • 10 spicchi d’aglio
  • peperoncino
  • 1/2 bicchiere d’olio extravergine di oliva
  • 400 g. di fagioli cannellini lessati e un bicchiere della loro acqua di cottura
  • brodo di verdura se occorre
  • 200 g. di stracciatella di burrata
  • sale
  • pepe nero

 

Preparazione del pancotto salentino ribollito alla toscana

 

In una casseruola dai bordi alti dorate in metà dose dell’olio d’oliva (rigorosamente extravergine, toscano o pugliese per piacere!) gli spicchi d’aglio tagliati a metà nel senso della lunghezza. Unite quindi le rape lessate, sale, peperoncino e fatele insaporire bene. Aggiungete i fagioli lessati e mescolate. Nel frattempo tagliate o spezzettate il pane raffermo a cubetti non più grandi di due cm. ed unitelo nella casseruola per farlo insaporire. Sarà opportuno bagnare subito con un po’ d’acqua di cottura dei fagioli per favorire l’amalgama d’ingredienti e sapori. Al bisogno aggiungete anche poco brodo per evitare che tutto si attacchi. Usatene poco, perché il pane si deve ammorbidire ma non deve diventare una purea. In un tegamino antiaderente fate “sudare” il rigatino toscano e quando sarà rosolato aggiungetelo al pancotto insieme al suo sughetto. Date una mescolata e spegnete il fuoco, lasciandolo riposare. Oltre a consumarlo subito, potrete a distanza di ore, o addirittura il giorno dopo, scaldare poco di olio d’oliva, gettateci il pancotto e ribollitelo! Servitelo (togliendo gli spicchi d’aglio) con un filo d’olio, una macinata di pepe e qualche cucchiaio di stracciatella di burrata!

 

Top!

Data la presenza del rigatino, l’abbinamento che si sposa a meraviglia è con il Chianti o con un Morellino di Scansano! I vini rosati pugliesi sono altrettanto benvenuti, come il Rosato di Castrum!

 

 

Condividi sui social:
error: Non copiare grazie!