Ricetta della torta di ceci (altrimenti detta cecìna)

Torta di ceci altrimenti detta cecìna

Torta di ceci altrimenti detta cecìna

La torta di ceci è un piatto povero con una storia molto affascinante che si dice risalga addirittura all’epoca medievale!

Cenni sulle origini

Nel 1284, in occasione della battaglia della Meloria tra la Repubbliche Marinare di Genova e Pisa, una nave mercantile si abbatté sulle coste ed il suo carico fatto di ceci e olio pare si fosse mischiato e cotto al sole cocente. In questo modo si originò l’antenata di quella che i liguri avrebbero perfezionato e ribattezzato “farinata di ceci”, i livornesi  “torta di ceci” ed i pisani “cecìna”. (=con l’accento sulla i !).

L’altro nomignolo di “cinque e cinque“, sempre assegnato dagli amici di Livorno, rispecchia una motivazione molto romantica. Infatti ai tempi delle lire, quando il prezzo delle cose era misurato in maniera completamente diversa da oggi, gli avventori si avvicinavano alle bancarelle che vendevano la torta di ceci a fette e chiedevano un “cinque e cinque”, ossia un panino fatto con 5 lire di pane e cinque lire di torta di ceci!!!

Oggi è considerata un piatto mediterraneo, conosciuto su tutta la costa tirrenica dalla Maremma alla Costa Azzurra.

 

Introduzione alla Torta di ceci altrimenti detta cecìna

Detto questo, la nostra “cecina” è una preparazione vagamente somigliante ad una sottile omelette ma fatta con la farina di ceci. Questo la rende adatta a celiaci e vegani ma soprattutto ai buongustai, visto che può essere mangiata da sola o in abbinamento ad antipasti, salumi, formaggi, spiedini di carne, carpacci di pesce e così via. Si può inoltre cuocere in padella o al forno ed è facile da preparare e scenografica da servire. Inoltre, in caso di ospiti a sorpresa, riesce a svoltare un pranzo o una cena inaspettata in tutte le stagioni, basta tenere una scorta di almeno 150-200g. di farina di ceci in dispensa!!!

 

Ingredienti per la torta di ceci altrimenti detta cecìna

 

  • 200 g. di farina di ceci
  • 600 ml. d’acqua naturale a temperatura ambiente
  • un cucchiaino raso di sale
  • pepe nero
  • 4 cucchiai d’olio d’oliva
  • un ciuffetto di rosmarino fresco e verde

 

Preparazione della torta di ceci altrimenti detta cecìna

 

Disponete la farina di ceci a fontana in una terrina ed iniziate a versarci un poco d’acqua,  incorporandola bene con una forchetta. Man mano che l’acqua viene assorbita aggiungetene ancora fino ad usarla tutta. Sbattete bene per non formare grumi, insieme a tre cucchiai d’olio d’oliva, (magari di olio aromatizzato al rosmarino un cucchiaino raso di sale, pepe nero e alcuni ciuffetti di rosmarino fresco.

Una volta ottenuta una crema molto fluida dalla consistenza liscia, è estremamente consigliato farla risposare in frigo per almeno 4 ore ( ma credetemi, se la farina di ceci è fine e di buona qualità, viene benissimo anche con un riposo minimo di 15 minuti).

Al momento di utilizzarla, sbattetela di nuovo e versatela in una padella antiaderente dal fondo di 32 cm. ben oliata con olio d’oliva e ben calda.

Cuocetela a fiamma bassa sul fornello del gas: dapprima si formeranno i bordi, poi poco alla volta anche il centro cuocerà. A questo punto potrete valutare se riuscirà a terminare la cottura da un solo lato oppure se sarà necessario girarla. In quest’ultimo caso aiutatevi con un piatto piano molto grande.

In alternativa potrete cuocerla in forno ben caldo a 200° per 20 minuti.

Servitela bollente tagliata a spicchi, aggiungendo a piacere altri ciuffetti di rosmarino, una macinata di pepe nero ed un filo d’olio extravergine di oliva!

 

Top!

La scelta del vino da abbinare dipende da come la torta di ceci viene servita. Se viene consumata da sola o insieme a formaggi, insalate o carpacci di pesce è irrinunciabile l’abbinamento con Prosecco ben freddo o vino spumante sia Brut che Demi-sec tipo Carta Nevada, che nobiliteranno non poco il buffet! In caso invece di abbinamento con salumi, spiedini di carne o carne in generale, si può altrettanto nobilitare la tavola scegliendo un Rosé ghiacciato, un Rosso Toscano, un Morellino di Scansano o addirittura un Chianti!

Condividi sui social:
error: Non copiare grazie!