Ricetta della Ribollita toscana

Ribollita toscana

Ribollita toscana

La Ribollita toscana è un piatto principe della cucina povera e di riciclo. Si chiama così perché le contadine lo preparavano in grandi quantità il venerdì con le verdure, il pane raffermo della settimana e gli avanzi di cucina, e poi ogni giorno successivo lo ribollivano e lo riportavano in tavola, finché non finiva! Lungi dall’essere finita nel dimenticatoio, la Ribollita in Toscana abbonda sia sulle tavole delle famiglie e pure dei ristoranti rinomati, e ci sono persone provenienti da altre regioni o anche dall’estero che, da turisti, vengono appositamente per degustarla! Portata d’eccellenza per la degustazione di olio extravergine d’oliva,  l’abbondanza di verdure la rende sana e digeribile. E’ una zuppa di pane e verdure, tra cui spicca il cavolo nero,  ed è addirittura migliore il giorno dopo riscaldata e condita con olio extravergine d’oliva e pepe nero. Un suo ulteriore punto di grande forza è la possibilità di essere congelata e di poter venire gradualmente utilizzata durante un lungo periodo senza rifare la fatica di prepararla da zero!

 

Ingredienti per la ribollita toscana

 

  • fette di pane casereccio raffermo toscano, quindi non salato
  • 300 g. di cannellini secchi
  • 3 carote
  • 3 patate
  • 2 zucchine piccole
  • 2 foglie d’alloro
  • 1 cipolla
  • 1 porro
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1/2 cavolo verza
  • 1 cavolo nero
  • 100 g. di rigatino toscano a cubetti; in mancanza di pancetta (ma non è la stessa cosa)
  • 4 pomodori rossi del tipo a grappolo
  • 1 barattolo di passata di pomodoro
  • olio extravergine d’oliva
  • un grosso ciuffo di basilico
  • un grosso ciuffo di prezzemolo
  • un ciuffo di nepitella (in mancanza va bene del timo fresco)
  • sale
  • pepe nero macinato al momento
  • 1 cipollotto

 

Preparazione della Ribollita toscana

 

La sera precedente mettete in ammollo i cannellini. Il giorno dopo scolateli, lavateli e metteteli a cuocere in acqua bollente salata con le foglie d’alloro, meglio se in una pentola di coccio, lasciandoli sobbollire per almeno 1 ora.

In una casseruola grande con i bordi alti fate soffriggere in 1 dl di olio d’oliva il rigatino a fuoco dolce in modo che perda il grasso, poi aggiungete la cipolla tritata con il porro, quindi la carota, le zucchine e il sedano affettati, sale, pepe e fate insaporire bene.

Quando le verdure si saranno ben ammorbidite, unite la verza a striscioline ed il cavolo nero privato della costa centrale, anch’esso tagliato a striscioline. Fate appassire bene il tutto, poi aggiungete i pomodori sminuzzati e un trito fatto con aglio, prezzemolo, basilico e nepitella (o timo).

Nel frattempo frullate metà dei fagioli con poco del loro brodo, quindi aggiungete sia fagioli cotti che purea, insieme ad almeno un lt. del loro brodo, nella casseruola. Incoperchiate, salate e pepate a piacere e lasciate cuocere almeno un’ora aggiustando con altra acqua o brodo se occorre. Prima di spegnere il fuoco assaggiate la verdura, i fagioli devono essere morbidi.

Tostate delle fette di pane toscano raffermo, sfregatele con poco aglio e disponetele su ogni piatto dei commensali. Versate la minestra sulle fette di pane e servite con un bel giro d’olio d’oliva e pepe nero macinato al momento.

Con la verdura ed il brodo rimasti, in una pentola potrete effettuare degli strati alternando verdure, brodo e pane tostato sfregato di aglio. Il giorno dopo, come si usava una volta, potrete riscaldare la Ribollita e servirla di nuovo con olio d’oliva, pepe e delle fettine sottilissime di cipollotto!

 

Top!

Per onorare la terra d’origine, è consigliato servire la Ribollita bollente con un bel bicchiere di Chianti!

 

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